Principi di base
Il 64 per cento degli uomini ad un’età oltre i 50 anni ricorre (saltuariamente) a un preparato minerale multivitaminico. Le cifre non raggiungono quelle delle donne (del 74 per cento). Il modo più efficace per sensibilizzare gli uomini è quello del calcolo (p. es. con la domanda: Quanti kiwi contengono tanta vitamina B12, quanto si trova in un’unica capsula Vitachron® male? Sono 40). Anche il presunto sesso forte, però, non può opporsi alle leggi della natura. Durante la giornata, a seconda dell’ora, l’organismo umano ha bisogno di specifici micronutrienti per venire a capo delle sue mega-funzioni biologiche. In mancanza di queste sostanze l’organismo se ne approvvigiona in modo compensativo per un determinato periodo dai depositi muscolari e ossei, cutanei ed epatici. Quando questo lasso di tempo è troppo lungo, insorgono gravi carenze. Una mancanza di vitamine turba in primo luogo la trasformazione di alimenti in energia. Ogni deficit di sali minerali o elementi traccia incide negativamente sul supporto o sulla prevenzione da malattie, che la determinata sostanza essenziale sarebbe stata in grado di garantire. Ciò vale generalmente anche per gli enzimi, i coenzimi, gli aminoacidi, gli acidi grassi, le sostanze vegetali secondarie e altre sostanze nutritive essenziali. Le sostanze multivitaminiche, minerali e vitali portano il nome di biocatalizzatori, poiché sono in grado di modificare biologicamente ogni cellula, oltre ad accelerare o rallentare tale processo.
Alcune delle fitosostanze assomigliano o copiano blandamente i nostri ormoni per quanto riguarda il loro effetto.
La Farmacia Verde
Già alte colture antiche umane seguivano la strategia di escludere o di equilibrare gli effetti negativi di processi infiammatori cronici o stress ossidativo, tramite erbe curative – senza possedere conoscenze scientifiche.
Le fitosostanze antinfiammatorie costituiscono un pilastro molto importante nella medicina ayurvedica.
Oggi ne siamo a piena conoscenza.
Le piante producono dalle 70.000 alle 100.000 fitosostanze quali acidi, grassi, fenoli, composti aminici e solforici e polisaccaridi, di cui fanno parte anche i licopeni nel pomodoro, gli isoflavoni nella soia e i flavonoidi in molti tipi di frutta.
Attraverso i loro effetti queste sostanze fitochimiche, per una reazione di riflesso, sono in grado di sostituire i compiti della mente mancante alla pianta. La maggior parte di esse assiste i compiti della metabolizzazione come per esempio l’immagazzinamento dell’energia da luce solare in carboidrati. La parte residua spiega le capacità straordinarie del loro sistema immunitario, come per esempio di sopravvivere colpi di calore e geli notturni.
Una pianta singola può contenere diverse fitosostanze, come per esempio l’arancio che contiene carotenoidi, limonoidi e fenoli.
Mangiando piante, l’uomo approfitta specialmente di tre gruppi di fitosostanze altamente attive:
Sono solamente gli enzimi in grado di frazionare il nostro cibo in parti minuscole, affinché possano essere trasportati attraverso le pareti intestinali. Come per genialità, gli alimentari vegetali sono proprio in possesso di quel tipo di enzimi di cui hanno bisogno per il loro assorbimento: l’oliva e la banana per i loro grassi la lipasi, il chicco di grano e la pesca per i loro carboidrati la β-amilasi. D’altra parte, per una regolazione di peso, un’inibizione dell’attività della β-amilasi è in grado di rallentare l’assorbimento di carboidrati.
Le vitamine e le provitamine sono, perlopiù, composti vegetali obbligatori per le nostre funzioni organiche, per non rischiare carenze avvolte letali. Ciò vale inoltre per i sali minerali e gli elementi traccia assorbiti tramite le radici.
Senza fitoalessine inoltre, non disponiamo né di una vita sana né lunga. Il nome fitoalessina è composto dalle parole greche «phytos» per pianta e «alekein» per parare. Tutte le piante la producono per proteggersi contro minuscoli organismi patogeni. Secondo stime esisterebbero pur sempre fino a 29 milioni di tipi di batteri, di insetti e di funghi.
In seguito ad un impatto, un danno o una lesione di tessuto, le fitoalessine si compongono entro 24 ore. In primo luogo agiscono da antimicrobico e antiossidante, inibiscono la loro crescita, proliferazione e diffusione.
Più la pianta subisce stress in natura oppure in altitudini più elevate, più ha bisogno di sostanze protettive, il che comporta un’efficacia maggiore delle sue sostanze per noi. Le molecole più interessanti sono concentrate nei tessuti ricchi di sostanze nutritive quali le radici, i tuberi, le foglie, i fiori e i semi. La fitoalessinapiù conosciuta è il resveratrolo contenuto nella buccia dell’uva e l’allicina dell’aglio contenente un composto solforico.
Le fitoalessine sono inoltre importanti quando si tratta di contrapporsi a stati diversi come nel caso di un colpo di temperatura oppure raggi UV, dannosi per l’organismo della pianta. Si presta quindi perfettamente al nostro stile di vita come rimedio anti invecchiamento contro i nemici numero uno della salute della cellula: infiammazioni che insorgono lentamente e radicali liberi dell’ossigeno.
Siamo ormai a conoscenza di centinaia di fitoalessine da quindici grandi famiglie vegetali con quasi 8000 specie. Sono delle sostanze assai interessanti i triterpeni, componenti principali degli oli essenziali, nonché le saponine. Il loro nome deriva dalla parola latina per sapone «sapo», poiché le loro sostanze protettive producono una schiuma di sapone con l’agitazione nell’acqua. Le sostanze attive più intense si trovano in forma concentrata nelle piante officinali della medicina tradizionale, nelle erbe curative e da tè, ma anche nelle spezie come il peperoncino e la curcumina. Nelle piante di verdura, per contro, la loro concentrazione diventa continuamente meno: seme di soia, piselli, tutte le specie di cavoli, gli spinaci, il pomodoro, la patata e l’aglio.
La maggior parte delle persone non conosce i fitormoni assai speciali che sostengono la pianta in caso di condizioni di vita modificate. Essi portano il nome di adattogeni e sono presenti a migliaia nel mondo vegetale. Mangiati, queste sostanze vegetali hanno caratteristiche regolative in grado di portare l’organismo nuovamente in un ambiente sano. Le loro fonti fanno altrettanto parte dei rappresentanti della medicina tradizionale, poiché molte di loro combaciano perfettamente all’aggancio posizionato all’esterno della cellula creato apposta per le molecole ormonali proprie del corpo. Tali impulsi aumentano l’efficacia di persone indebolite per malattia, essendo in grado di rafforzare il loro sistema immunitario, della comunicazione neurale e delle ghiandole e dell’adattamento per esposizione allo stress.
Degli studi hanno evidenziato che alcune delle fitosostanze supportano le attività di oltre una decina di competenze per la salvaguardia della salute, tra i quali la protezione da danni tossici alla sostanza genetica delle cellule, l’incremento delle forze immunitarie, l’assorbimento degli ormoni da parte della cellula, la prevenzione di malattie del cuore, l’osteoporosi e la degenerazione maculare dell’occhio, nonché ripetutamente la facoltà di contrapporsi ad infiammazioni croniche e stress ossidativo.
Ormai si è in grado di spiegare accuratamente gli effetti dei micronutrienti per le funzioni corporee. Le più importanti riguardano il metabolismo e la crescita cellulare controllata, alla cui è peraltro legato il rinnovamento del tessuto connettivo e osseo, nonché dei conduttori per gli stimoli neuronali e dei globuli sanguinei. Delle funzioni speciali aiutano nel campo della reazione enzimatica, contro lo stress ossidativo e infiammatorio e nella trasmissione di corrente elettrica, per esempio: la distribuzione del potassio e del magnesio è necessario per la formazione di impulsi elettrici nei nodi senoatriale, le cellule pacemaker del cuore. Le reazioni inerti saranno migliorate oppure ripristinate.
Uno scarso apporto di micronutrienti può innescare malattie e accelerare cambiamenti d’invecchiamento tipico, di cui alcuni si accumulano inosservatamente nel tempo. Altri ancora, appaiono sotto forma di infiammazioni, di stanchezza o inappetenza oppure comportano una perdita di efficienza o depressioni. Degli scienziati sono stati in grado di identificare già pressappoco cinquanta malattie lievi o medie che rispondono alle vitamine in modo positivo.
Tutti i principi attivi – anche i metalli e i sali minerali – sono in grado di passare attraverso la mucosa dell’intestino umano soltanto in forma liquida – oli, grassi o acqua. È possibile prendere le vitamine A o D di scorta, dato che saranno immagazzinati nel grasso. Altri, come per esempio la vitamina C e alcune vitamine del gruppo B sono idrosolubili e quindi eliminate tramite le urine e il sudore. Per questo è necessario somministrarseli regolarmente, il che nei giorni nostri sembra essere un problema grave, perché quasi nessuno di noi è in grado di stimare esattamente, quali nutrienti fornisce la sua dieta e in che quantità il suo corpo li assorbe. Accanto al sesso e all’età sono i fattori professionali e ambientali, le sollecitazioni corporee e psichiche, lo stress, le abitudini dell’alimentazione, operazioni, malattie, medicinali, la nicotina e il consumo di alcol a far aumentare il fabbisogno vitaminico.
Come per tutti i principi attivi, esistono anche per gli enzimi, le vitamine, gli elementi traccia e tutte le altre fitosostanze, delle fasi speciali, dovute alle loro caratteristiche biochimiche, in cui sono in grado di raggiungere gli effetti terapeutici desiderati. Il mattino è il tempo dell’accelerazione, durante la notte domina la rigenerazione. Grazie alla cronobiologia siamo ormai a conoscenza dell’effetto di misure terapeutiche per il nostro bioritmo. La cronofarmacologia prestabilisce quale sostanza raggiunge a che ora il massimo effetto positivo ad effetti collaterali minimi, e quali sono le circostanze speciali per un successo maggiore. Più ci orientiamo con intelligenza al nostro stato organico interno, più siamo in grado di trarne vantaggio.
I preparati minerali multivitaminici hanno specialmente bisogno di una preparazione intelligente di ricetta. Gli integratori alimentari concepiti in modo cronobiologico tengono conto con successo dell’effetto dell’ora giornaliera di somministrazione delle vitamine, per quanto riguarda le interazioni reciproche desiderate evitando effetti negativi reciproci.
Effetti
Vitachron® male contiene più di trenta sostanze e si basa sulla scienza cronobiologica del fabbisogno nutritivo specifico degli organi maschili durante la giornata e la notte.
La somministrazione delle vitamine A, B1, B2, B6, B12, acido folico, niacina, acido pantotenico (detto anche vitamina B5), biotina (detta anche vitamina H), le vitamine C, D, E e K avviene in correlazione con tutte le sostanze, spartite tra le ore mattinali e quelle serali.
Le vitamine classiche
- La provitamina A (carotenoidi), gli effetti più importanti: la crescita, la circolazione, la protezione delle cellule.
- La vitamina A, gli effetti più importanti: la crescita, la circolazione, la protezione delle cellule.
- La vitamina B1 (tiamina), gli effetti più importanti: contro la stanchezza, la debolezza cognitiva, l’inappetenza.
- La vitamina B2 (riboflavina), gli effetti più importanti: i capelli, la cute, le unghie; contro infiammazioni, inibizione della crescita.
- La vitamina B3 (niacina), gli effetti più importanti: il sistema nervoso, l’ematina, contro il colesterolo.
- La vitamina B5 (pantenolo), gli effetti più importanti: contro infiammazioni, protegge d’invecchiamento precoce.
- La vitamina B6 (piridossina), gli effetti più importanti: l’ematina emoglobina, acido biliare; contro disturbi intestinali, disturbi premestruali.
- La vitamina B9 (acido folico), gli effetti più importanti: gli eritrociti; contro l’anemia, sterilità.
- La vitamina B12 (cobalamina), gli effetti più importanti: nel nucleo cellulare, l’immagazzinamento dell’energia nei muscoli e nel DNA.
- La biotina, gli effetti più importanti: il metabolismo glicemico e dei lipidi; contro l’alopecia, dermatite.
- L’acido pantotenico, gli effetti più importanti: la rigenerazione cutanea e quella cellulare; contro processi ossidativi, disturbi del sistema nervoso.
- La vitamina C (acido ascorbico), gli effetti più importanti: la vitamina anti-rughe, il sistema immunitario, gli ormoni; contro i radicali liberi.
- La vitamina E (tocoferolo), gli effetti più importanti: un neutralizzatore di radicali liberi, la membrana cellulare, contro i disturbi della circolazione coronaria, l’arteriosclerosi, stress da inquinamento e il rischio di cancro.
- La vitamina K (fillochinone), gli effetti più importanti: la coagulazione.
Per la maggior parte delle vitamine vale: in seguito alla piantagione e l’allevamento modificatisi, nessuno può essere sicuro che la frutta, la verdura e la carne che consuma garantisca un approvvigionamento nutritivo sufficiente.
Sostanze vegetali
La sostanza della membrana cellulare, la colina, fa parte dalla lecitina e viene spesso paragonata alle vitamine-B, dato che potenzia la funzione dell’acido folico e di determinati amminoacidi. Da questa sostanza lipoide si formano i neurotrasmettitori – cioè i messaggeri del cervello – ed è consigliata per promuovere le prestazioni intellettuali. La colina supporta il metabolismo dei lipidi, la sostanza principale della materia grigia. In caso di un disturbo del metabolismo dei lipidi, p. es per carenza di colina, i lipidi estratti dal cibo che rimangono nel sangue si concentrano nel fegato, creando possibilmente cumuli pericolosi. Altre funzioni della colina desiderate sono: la disintossicazione e l’escrezione di sostanze chimiche.
Dai 4000 flavonoidi all’incirca conosciuti, perlopiù pigmenti floreali persuadono alcuni in studi scientifici con caratteristiche favorevoli di tipo ormonale e non ormonale.
I bioflavonoidi citrici hanno effetti antiallergici e sono altamente antiossidativi, importanti per la protezione della vitamina C contro i radicali liberi dell’ossigeno.
I carotenoidi rappresentano il più grande gruppo di coloranti vegetali e agiscono generalmente assai forte contro i radicali liberi dell’ossigeno aggressivi e lo stress ossidativo provocato da questi ultimi. Degli studi scientifici hanno evidenziato che sono in grado di prevenire molte malattie tra cui l’arteriosclerosi, la malattia di Alzheimer, il morbo di Parkinson, la cataratta e i reumatismi. La loro funzione di protezione degli elementi genetici delle cellule porta a una riduzione d’insorgenza di anormalità cellulari, che è causata da una sinergia di più sostanze antiossidanti. In primo luogo i carotenoidi sono in grado di neutralizzare molecole d’ossigeno classificate tossiche. Essi sono altamente reattivi e strappate da un fisso composto doppio a causa del fumo, di raggi UV, dell’elettrosmog e di veleni inquinanti.
La beta-carotene è il colorante che va da un giallo-arancione fino a un verde scuro. La troviamo nella frutta come nelle pesche, albicocche e mango, come anche nella verdura, p. es. nelle carote, negli spinaci e l’insalata di campo. Queste fitosostanze inibiscono in particolar modo l’ossidazione del colesterolo e quindi riducono il rischio di un colpo cardiaco. In concreto, può proteggere il timo da danni, organo essenziale per un sistema immunitario funzionante, per mezzo di molecole di ossigeno. Fra tutti i carotenoidi è la beta-carotene quella che possiede l’attività più alta simile a quella della vitamina A.
La luteina, inoltre, è il rappresentante leader del gruppo dei carotenoidi, contenenti generalmente potenze molto alte contro gli aggressivi radicali liberi dell’ossigeno. In concreto si tratta di un antiossidante presente nel tessuto oculare. A un apporto maggiorato di questo carotenoide sarebbe implicato direttamente un rischio minore di degenerazione maculare insorgente con l’età. Una simile protezione è stata accertata nel tessuto delle vie respiratorie e del polmone.
Il licopene, per contro, rappresenta uno dei maggiori antiossidanti in assoluto tra le fitosostanze! È, perlopiù, in grado di neutralizzare determinate molecole di ossigeno radicali. Il licopene è presente in alte concentrazioni nel pomodoro e nel frutto della rosa canina, i principi attivi proteggono tra gli altri le vie respiratorie e riducono peraltro l’insorgere di malattie cardiovascolari e del cancro, specialmente della ghiandola prostatica.
L’inositolo comanda l’efficacia dei neurotrasmettitori, quale la serotonina, l’ormone con caratteristiche regolanti e stabilizzanti l’umore.
PABA (la vitamina B10) supporta in qualità di coenzima le funzioni dell’acido folico (per la mente) e l’acido pantotene (regolatore dello stress).
La damiana rappresenta più di un afrodisiaco vegetale dal Sudamerica. Accanto allo stimolo del desiderio sessuale comporta la messa a disposizione di energia e la costanza con benefici che vanno oltre gli organi sessuali. Le sostanze della damiana hanno un effetto antidepressivo e sono quindi in grado di influire psicoattivamente e di agire contro l’ansia in modo da contribuire al benessere mentale.
La Muira puama è un albero di legno di sandalo della famiglia delle drupacee. In Brasilia è noto come legno di potenza. Il suo estratto può aumentare la produzione di testosterone, supportare l’erezione e stimolare il desiderio sessuale.
La salsapariglia (estratto di smilax aspera) contiene lievi effetti ormonali di origine vegetale, in grado di contribuire con le sue saponine all’incremento d’energia e alla depurazione del sangue. Per diverse medicine popolari vale: la salsapariglia fa parte di un afrodisiaco e un rimedio antinfiammatorio e antibatterico.
Lo zenzero, originariamente, era stato lodato per il suo effetto rilassante. Grazie ai suoi effetti afrodisiaci è in grado di incrementare le funzioni degli organi sessuale maschili.
Il ginseng stimola con le sue forze da pianta medicinale il livello di testosterone e supporta gli effetti normalizzanti degli ormoni di stress provenienti dalle ghiandole surrenali. Studi diversi hanno potuto evidenziare il suo potenziale di incrementare la libido e diminuire i problemi di potenza.
Sali minerali
I sali minerali importanti e gli elementi traccia come il magnesio, il rame, lo zinco, lo iodio, il ferro, il selenio, il manganese, il boro, il potassio, il cromo e il molibdeno non solo possiedono effetti bioattivi propri indispensabili per il corpo umano, ma supportano allo stesso momento l’efficienza degli aminoacidi e degli enzimi.
Alcuni degli effetti degli elementi su citati sono del tutto sconosciuti su ampia scala, come per esempio il cromo, di cui il nostro corpo immagazzina normalmente non più di sei milligrammi. Il Cromo è di massima importanza per i processi biologici diversi e incrementa la reazione delle cellule alle informazioni trasmesse dall’insulina affinché si raggiunga l’abbassamento necessario del livello glicemico. Un indebolimento del cosiddetto fattore di tolleranza al glucosio (GTF) garantito dal cromo può comportare una resistenza all’insulina. D’altro canto in una sperimentazione testata clinicamente è stato possibile raggiungere un abbassamento dei lipidi fino a duemilacinquecento grammi avendo somministrato una minima dose di cromo per dieci settimane. Si considera che l’obesità sia un cofattore dell’insulinoresistenza. In combinazione alla mancanza di cromo possono insorgere le seguenti malattie della civilizzazione: l’arteriosclerosi, l’ipertonia, l’ipoglicemia, il colpo apoplettico, problemi di peso e l’ipercolesterolemia.
Si potrebbero indicare per tutte le sostanze minerali degli effetti simili di azione preventiva e ausiliaria.
Il mix di minerali brevettato Coral Calcium®contiene dozzine di elementi traccia. Il calcio come minerale oceanico è un prodotto organico derivante dalla digestione di animali marini e quindi facilmente assorbibile. Il suo effetto principale è l’incremento del pH per equilibrare il dislivello cronico degli acidi nocivi.
L’estratto del pepe nero Bioperine® incrementa i principi attivi.
Il 66 per cento delle sostanze ivi contenute corrisponde al fabbisogno identico di base dell’uomo e della donna. Per ragioni scientifiche alcuni dei principi attivi per lui oppure per lei sono stati dosati a un livello più alto.
Indicazioni
La salute e il benessere: Vitachron® male rappresenta un integratore sia per un’alimentazione equilibrata sia per incrementare un approvvigionamento povero di sostanze nutritive. Mira a un miglioramento del benessere generale.
I disturbi del metabolismo e della digestione: In caso di apporto insufficiente di micronutrienti indispensabili (p. es. in caso di dieta o scarsa alimentazione) e in condizioni di maggiore fabbisogno di vitamine e sali minerali (p. es. durante la crescita) Vitachron® male fornisce all’organismo le sostanze vitali adatte nel momento opportuno.
La prevenzione / l’integrazione: molti trattamenti farmacologici provocano un aumento del fabbisogno di sostanze nutritive. Un’integrazione a tempo di un’alimentazione concepita intelligentemente può ridurre conseguenze dannose. È possibile, inoltre, promuovere e rafforzare l’efficacia di altri integratori alimentari, assunti allo stesso tempo e correlati tra di loro tramite un ampio concetto cronobiologico di vitamine e sali minerali.
Composizione
in qualità farmaceutica. Altri componenti: stearato di magnesio, acido stearico, fosfato tricalcio, SiO2.
Dosaggio
Somministrare normalmente 2 capsule AM (gialla) al mattino e 2 capsule PM (blu) la sera con abbondante acqua.
Effetti collaterali
Non sono noti alcuni effetti collaterali negativi. In caso d’ipersensibilità a uno dei componenti si sconsiglia la somministrazione del preparato.
L’aggiunta di piperina ai preparati farmacologici può rafforzare la biodisponibilità dei farmaci. La somministrazione di dosi elevate di vitamina C può provocare diarrea.
In caso di sovradosaggio di vitamine liposolubili (A, D, E, K) si possono verificare fenomeni di ipervitaminosi, poiché si accumulano nel fegato.
Istruzioni
In generale, si consiglia assolutamente di consultare un medico prima della somministrazione, specialmente per prevenire un sovradosaggio di vitamine liposolubili. Non somministrare Vitachron® male in presenza di malattie o di contemporanea somministrazione cronica di farmaci, senza aver consultato un medico. Conservare in luogo fresco e asciutto, fuori dalla portata dei bambini.